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Cadute accidentali negli anziani: I FATTORI DI RISCHIO

26 gen 2024

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che nel mondo circa il 28-35% delle persone di 65 anni e oltre cade ogni anno, percentuale che sale al 32-42% negli ultra 70enni. La frequenza delle cadute aumenta con l’aumentare dell’età e della fragilità.

Tema sempre molto attuale è quello della CADUTE ACCIDENTALI negli anziani. La prevenzione cadute anziani, un tema molto importante e sempre attuale. Secondo le stime, infatti, 1 over 65 su 3 cade almeno una volta nella vita all’interno della propria abitazione. Vediamo insieme quali sono i fattori di rischio predisponenti e cosa possono portare le cadute.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che nel mondo circa il 28-35% delle persone di 65 anni e oltre cade ogni anno, percentuale che sale al 32-42% negli ultra 70enni. La frequenza delle cadute aumenta con l’aumentare dell’età e della fragilità. Cadono più spesso le donne anziane rispetto ai loro coetanei maschi, anche se la mortalità è più elevata negli uomini.

La popolazione anziana è più esposta infatti a fattori di rischio per le cadute quali: problemi di equilibrio e debolezza muscolare; deficit visivi; carenza di vitamina D; uso di medicinali (come tranquillanti, sedativi o antidepressivi); patologie croniche, come malattie cardiache, demenza, ipertensione (o anche ipotensione che può portare a vertigini e una breve perdita di coscienza), dolore ai piedi o utilizzo di calzature inappropriate. 

Le cadute possono comportare ripercussioni fisiche come fratture  o comunque problematiche legate all’immobilità, possono portare all’allettamento e i danni subiti si traducono anche a livello emotivo: perdita di autostima e sicurezza, ansia, depressione e timore di cadere nuovamente. Teniamo sempre presente che l’età del proprio caro è in stretta relazione con l’ autonomia e qualità di vita nella propria quotidianità.

La probabilità di cadere degli anziani è maggiore in presenza di condizioni domestiche sfavorevoli quali: pavimenti bagnati o recentemente lucidati, illuminazione scarsa, tappeti non adeguatamente fissati, scale, utilizzo improprio del bastone o degli ausili. Nelle persone anziane, inoltre, le cadute possono essere particolarmente problematiche perché l'osteoporosi è una patologia più comune nelle donne ma a cui sono soggetti anche gli uomini. La maggior parte delle cadute sono causate da una combinazione di questi fattori di rischio, molti dei quali possono essere modificati, pertanto gli operatori sanitari hanno un ruolo nel contribuire a ridurre il rischio intervenendo sui fattori modificabili.

L’Oms, all’interno del quadro di riferimento sull’invecchiamento attivo, ha previsto un modello di prevenzione delle cadute nel quale si individuano come pilastri fondamentali:

 

  • IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E DETERMINANTI LE CADUTE

  • CREARE UN AMBIENTE SICURO E CHE INFONDA SICUREZZA

  • EDUCAZIONE DEI CAREGIVER, IN PARTICOLARI BADANTI, ALLA PREVENZIONE DELLE CADUTE

  • ESERCIZIO FISICO ADATTATO ALLA TERZA ETA’ QUOTIDIANO

  • SUPPORTO SOCIALE PER IL CONTRASTO DI ISOLAMENTO E POVERTA’


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