19 lug 2023
“…bisogna entrare nel mondo possibile del malato per riuscire a comunicare di nuovo."
Mercoledì 19.07 si è tenuto il primo incontro pilota di un progetto che ha come destinatari i
famigliari e tutte quelle figure assistenziali che ruotano attorno ad un malato con decadimento cognitivo, demenza o Alzheimer.
Un problema molto acuto, rilevante e sempre più attuale quello di assistere le forme di demenza, una realtà sommersa e molto vasta, che merita costante attenzione e sostegno dalla società e dalle istituzioni.
Invitati a questo evento sono stati: in primis i famigliari dei pazienti ospiti della RSA “Il Giardino sul Lago” e coloro che aderiscono al servizio di RSA APERTA e tutta la popolazione che si trova a gestire questo tipo di malati al proprio domicilio trovandosi spesso circondati da una coltre di solitudine.
Abbiamo iniziato ad introdurre il significato di APPROCCIO CAPACITANTE guidati da due
operatrici formate in questo settore: una comunicazione a misura di paziente per entrare in punta di piedi nel nuovo mondo del persona affetto da demenza.
Questo nell’ottica di dare strumenti ai famigliari per sentirsi caregiver più efficaci, per sostenere una relazione che evidentemente va incontro ad un grande cambiamento e che molte volte può essere fortemente destabilizzante per chi si trova accanto alla persona colpita.
Come dice il professor Vigorelli pscioterapeuta fondatore dell’approccio capacitante:
“…bisogna entrare nel mondo possibile del malato per riuscire a comunicare di nuovo."
Da settembre si potrà accedere gratuitamente a questi gruppi di “curacari”- prendendo in
prestito il termine per definire i famigliari di pazienti con demenza dal libro Marco Annichiarico- che compiranno in incontri a cadenza quindicinale sui dodici passi dell’approccio capacintante.